15 feb 2011

La stanza magica di Natascia

Prendete Hussar. Daddy's girl, o Cherrypie, per esempio. Spogliate le tele della malizia di cui sono impregnate, ma non trascurando di lasciare una sorta di sottile erotismo da lolita. Ora provate a immaginare le stesse opere pervase di quel senso fiabesco d'innocenza che caratterizza le bambole di Mijn Schatie. Quello che con tutta probabilità state provando a visualizzare potrebbe somigliare a questo:



Natascia Raffio è una giovanissima artista romana che vive a Pordenone e disegna da quando ha imparato a tenere la penna in mano, anche se, con ottime probabilità, i suoi personaggi e i mondi sognanti che crea sono dentro di lei da molto prima. Nasce come pittrice e comincia a esporre al di fuori della sua cameretta magica nel 1999, con la mostra "L'arte tra le righe" presso l'università Tor Vergata. Dal 1999 al 2004 salta da un'esposizione all'altra accaparrandosi diversi e prestigiosi riconoscimenti, quali il "trofeo San Valentino", "Timbro d'Autore",  la coppa "Image Art", "Golden Card", il premio "Picasso e le Donne" e, con l'occasione della biennale d'arte contemporanea Città di Roma "Jubilaeum 2000", il primo premio nella categoria disegnatori. Un curriculum di tutto rispetto che questa giovane artista decide di sancire definitivamente frequentando la Scuola Internazionale di Comics e iniziando una collaborazione con diversi editori e pubblicando i fumetti "Glam" e "Circus". Attualmente in lavorazione ci sono un altro fumetto, "Dandelion", e la graphic novel "Miss Macabrette non ha paura dei tuoni".

Natascia vive in un mondo interiore vivido e palpitante: creature tra l'angelico e l'erotico, con occhi profondi e sinceri, si spostano e interagiscono in mondi di colori tenui, spesso, però, squarciati da immagini forti e dal rosso del sangue, come a significare che il dolore fa parte ed è ingranaggio del piacere e della bellezza: senza l'accettazione di esso non c'è creazione né vita. Fin da piccoli gli incubi si mescolano ai sogni con spontaneità, e questo è quanto accade quando si guardano i suoi disegni o i suoi quadri; c'è qualcosa di profondo e attraente in essi, che al tempo stesso mette a disagio: la bellezza non è mai pulita, nasconde sempre un'ombra che ognuno può (e a mio avviso, deve) interpretare a seconda di ciò che ha tenuto al buio dentro di sé. Raffio si definisce una cosa "piccola, appariscente e fuori posto", come "un ciclamino sulla luna (nome di una sua linea di accessori, n.d.r.)": ma la percezione che si ha nell'ammirare le sue illustrazioni è che siamo noi, sulla terra, a essere fuori posto. Gli adulti - diceva Peter Pan - dimenticano gli universi paralleli in cui hanno vissuto da piccoli. L'artista ha un "difetto di fabbrica": non solo ricorda tutto, ma con la sua arte porta fuori di sé il suo mondo interiore e te lo regala, per aiutarti a ricrearlo, riconoscerlo, riviverlo. Natascia questa dote la gestisce con naturalezza: in quel mondo non solo ci crede ancora, ma ogni volta che disegna ci torna, un po' per malinconia, e un po', forse, perché laggiù tutto è più equilibrato, e non si soffre così tanto come accade, invece, da queste parti.

Immagini ©Natascia Raffio (da: illustrazioni, "Glam" e "Miss Macabrette")

http://www.natasciaraffio.blogspot.com
http://cyclamenonthemoon.blogspot.com

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