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20 nov 2012

Approvata la legge sugli scomparsi

Riporto interamente il testo del comunicato ricevuto da Vincenzo Lorenzelli, presidente dell'Associazione Penelope Liguria. Finalmente qualcosa pare muoversi riguardo la tutela dei diritti delle famiglie di chi scompare.


"Uno dei problemi che i parenti, prima, e le forze dell’Ordine, poi, si sono sempre posti al momento della sparizione di una persona è che profilo giuridico avesse questo fatto e in che modo si dovesse attivare una ricerca.  
Con l’approvazione in sede deliberante da parte della Prima Commissione Affari Costituzionali del Senato lo scorso 31 ottobre del progetto di legge “Disposizioni per la ricerca delle persone scomparse”, già approvato dalla Camera dei Deputati, c’è finalmente una soluzione.
E’ giunta così a conclusione una lunga battaglia, condotta in particolare dall’Associazione Penelope e dalla sua attuale presidente Elisa Pozza Tasca.  
La nuova legge definisce il fenomeno della scomparsa e lo inquadra nel sistema giuridico italiano. La scomparsa di una persona può essere denunciata con immediatezza da chiunque ritenga che da tale fatto possa derivare un danno per la persona stessa.  Chi riceve la denuncia “promuove l’immediato avvio delle ricerche” e ne dà comunicazione al Prefetto che assume le iniziative di sua competenza anche in accordo con gli Enti locali, con il sistema della Protezione civile, con le Associazioni di volontariato e  con altri enti, anche privati.   Inoltre il Prefetto, “sentiti l’autorità giudiziaria e i familiari della persona scomparsa”, può valutare l’eventuale coinvolgimento degli organi di informazione.  Questo passo tende a regolare il rapporto con i media, tenendo conto della sensibilità dei familiari e delle eventuali istanze della magistratura.
Lo scomparso va inserito nella banca dati specifica delle persone scomparse.  Tale banca dati è stata creata dall’Ufficio del Commissario straordinario e prevede la compilazione di schede RISC ante e post-mortem, utili sia per le ricerche sia per il confronto incrociato dei dati.
Al Prefetto spetta anche “il tempestivo e diretto coinvolgimento del Commissario straordinario per le persone scomparse”.  Tale passaggio della legge risulta particolarmente importante,  perché da un lato garantisce la permanenza di tale figura “straordinaria”, dall’altro rende necessario il coinvolgimento dello stesso, in modo da assicurare alle operazioni di ricerca la consulenza e la competenza maturata negli anni da parte di questo Ufficio sul fenomeno della scomparsa delle persone.
Proprio lo stesso giorno il Commissario Straordinario Prefetto Penta ha presentato al Ministero dell’Interno la nona relazione semestrale, da cui emergono dati sempre più preoccupanti.  Infatti, il fenomeno della scomparsa delle persone, malgrado la maggiore attenzione ad esso rivolta negli ultimi tempi, non si sta riducendo, anzi sta aumentando.  Nell’ultimo anno, infatti, si è registrato un incremento di quasi il 10% delle denunce di scomparsa e le persone non ritrovate sono, dal 31 dicembre 2011, aumentate di 541 unità; anche se sono aumentati i ritrovamenti, le persone da ricercare in Italia rimangono, in totale, più di 25 mila.
In questo quadro la legge risulta un importante punto di riferimento per la ricerca delle persone scomparse, ma anche per far partire una nuova riflessione su quanto si sta facendo e su quanto sia possibile ancora realizzare in questo settore, a livello locale, anche con l’apporto e il contributo dell’Associazione dei familiari e degli amici delle persone scomparse (Penelope)."
            
Presidente regionale Liguria
Associazione Penelope Onlus

Vincenzo Lorenzelli


17 nov 2012

Nella rete la capra canta!

Natale pare già nascosto dietro la porta di casa a giudicare dalle vetrine dei negozi, dagli spot pubblicitari e dai cofanetti delle profumerie: come vola il tempo!

Sono certa che voi, come me, pensate alla beneficenza, anche nel vostro piccolo.
A mio parere, il successo di una raccolta fondi è determinato dalla concretezza dell'azione che si andrà a realizzare: non mi serve donare se non so che fine faranno i miei soldini. Non voglio avere il dubbio che il contributo che mando con il cuore per - faccio un esempio - mandare un bambino africano a scuola con libri, penne, matite e quaderni, finisca nelle tasche di qualche furbetto.
La mia scelta quindi ricadrà su tutti quelli che - oltre a chiedermi un aiuto  - mi terranno aggiornata sugli sviluppi dei progetti ai quali ho deciso di partecipare; sapere con cadenza regolare che cosa si sta davvero facendo è un buon inizio per instaurare un rapporto di fiducia. Non è giusto che per pochi disonesti sfumino le possibilità di migliorare la vita di qualcun altro! "Non  mando più sms solidali, ché poi non si trovano i soldi" è una frase che questo Natale non voglio sentire.

Per cui, vi propongo un progetto poco conosciuto nel quale sto "immergendo le mani" per motivi di lavoro, che mi ha convinta perché punta alla concretezza dei risultati (ottenuti e programmati) senza fare leva sulla pietà, bensì sui successi.

Si tratta de "Gli Spacchettati": regali di Natale decisamente "originali" che potete fare a chi volete bene sapendo che quel che avete acquistato contribuirà a realizzare interventi, insegnare, fornire strumenti a chi non ne ha. Il che vale molto di più che un pugno di soldi messi in mano. 




COME FUNZIONA?
Esattamente come spiegato nel video. Andate su www.glispacchettati.it e scegliete l'animale che volete "regalare". A me piace la cicogna, per esempio: regalarne una formato ecard, che verrà recapitata all'amico a cui voglio dedicarla, significherà che il mio vero dono sarà portare assistenza alle donne in gravidanza in un paese sottosviluppato. Non è cosa da poco, anche ciò che è scontato per noi qui, laggiù è motivo di disperazione.

Che ne dite? A me quest'idea piace e a Natale regalerò un po' di capre, di pulcini e di cicogne in giro. Se poi riusciste a permettervi il pozzo o la mucca, be'... sarebbe proprio un grande doppio regalo!

BUON NATALE A TUTTI: per chi non lo è speriamo che almeno possa diventarlo.


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