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Lava Lava Love: una calda colata di malinconica bravura

Lo so, è un momento in cui qualsiasi lavoro un po' più elaborato viene etichettato "indie" senza voler dire nulla ma partendo dalla mera intenzione di scollegarlo da mainstream e pop, e ci siamo tutti un po'stufati di utilizzare questo termine a sproposito, anche se non abbiamo ancora capito cosa dovremmo invece considerare "a proposito". Comunque, in questa sede mi tocca individuare i bravissimi Lava Lava Love come indie band, ma li assolvo dall'arduo compito di essere all'altezza delle aspettative dell'ascoltatore pretenzioso, quello che vuole qualcosa di davvero indipendente, davvero originale, davvero nuovo senza avere bene un'idea in testa, perché questo gruppo, che nasce nel 2010 da un'idea di Vittorio Pozzato e Massimo Fiorio (rispettivamente tastierista e bassista dei Canadians) e che si fonda su sonorità retrò, 60es e pure pop, è davvero in gamba. Smetta quindi di farsi strani giri mentali l'acquirente indienerd, e si metta comodo all'ascolto del loro disco d'esordio, A Bunch of Love Songs and Zombies, un piccolo gioiellino nascosto nel cumulo delle assai noiose proposte degli ultimi tempi.
Le atmosfere british, "piovose" e malinconiche di questo lavoro vintage e al contempo perfettamente moderno tracciano il concept che collega le 11 tracce: introdotte dal semplice e diretto suono della chitarra, talvolta decorate dal banjo di Luca Valentini, narrate dalle voci pulite ed espressive di Vittorio Pozzato e Florencia Di Stefano (che pare lei stessa uno strumento, nonostante venga definita "cantante un po' per caso"), si snodano attraverso tramonti interiori, sguardi alla finestra, pensieri scritti ancora con la penna, su carta, che culminano in perfezioni sorprendenti, come in "Another Happy Song", forse il brano più distintivo di tutto l'album. Impossibile non farsi venire in mente i Beatles, impossibile non collocarli in uno stream già conosciuto; ma l'emotività del lavoro ne fa un prodotto di qualità che si distacca dagli esperimenti sonori di parecchi gruppi contemporanei, che partono con l'idea di creare qualcosa di nuovo partendo dal passato e poi si fermano inesorabilmente all'autocopiatura (esempi "eccellenti"? Pensate a che fine balorda hanno fatto gli Oasis, ridottisi a utilizzare le stesse basi per numerosi brani. Che flop e che vergogna, per un gruppo che si definiva "la migliore band in circolazione"! Se fosse stato vero sarebbe morta la musica e noi con lei). Qui c'è un desiderio di esprimersi, sullo sfondo, una genuinità di idee e di sentimento, che promette proprio bene; d'altra parte i musicisti, come i poeti, non hanno bisogno di cercare quel che vogliono dire: lo vedono riflesso anche in un semplice bicchiere di "sparkling wine" e nella sensualità che sta nello sfiorare le corde di una vecchia chitarra.

Bravi, consigliati, voto 8 pieno.

i Lava Lava Love sono:

Vittorio Pozzato - voce, chitarra
Massimo Fiorio - basso
Florencia Di Stefano - voce
Oliviero Farneti - piano, synth, basso e chitarra
Luca Valentini - batteria, chitarra, banjo

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