Mi è spesso capitato di acquistare imitazioni di orecchini, bracciali, collane in finto acciaio (e già su questo concetto ci sarebbe da discutere. Da quando l'acciaio è un metallo prezioso, tanto da pretendere imitazioni? Meditiamo sul valore del brand e ribelliamoci) e ritrovarmi poco tempo dopo con oggetti scrostati, macchiati e inutilizzabili. Tutto questo per poter sfoggiare accessori originali e alla moda. Allora mi sono fermata un attimo e mi sono detta che, se a me cose come il patatone gigante (non so come altro chiamare la Breil Bloom
) stanno oggettivamente male e il mio portafogli non si sente alla loro altezza, è inutile insistere sulle grandi marche, meglio puntare a qualcosa di davvero unico. E, riflettendo, l'unica cosa che si possa dire davvero unica al giorno d'oggi è la bigiotteria d'artigianato, quella assemblata da artisti che puntano sul valore della loro creatività e della qualità dei materiali, garantendo che gli oggetti non si sfascino dopo un solo mese di utilizzo. Girando per la rete, quindi, ho intercettato due maghe del bijoux e ve le segnalo. La prima è Emanuela "Mae" Agrini, creatrice del brand "Cartessenza" (foto a sinistra, clicca per ingrandire), artista a pieno titolo (Guardate che cosa riesce a fare con la stessa tecnica di lavorazione dei suoi gioielli) che utilizza cartapesta dipinta, decorata e impermeabilizzata per creare oggetti resistenti e di indubbia originalità e qualità. I vostri acquisti non si scioglieranno alla prima goccia di pioggia, perché sono trattati con vernici speciali e faranno del vostro stile qualcosa di unico e difficilmente imitabile.
Se lo stile Cartessenza non vi basta, ecco un'altra mente femminile di tutto rispetto che si è messa a vostra disposizione e vi propone diverse alternative: Sara Capoferri di "Fery" (a destra, clicca per ingrandire) presenta, tra le altre cose, tre linee degne di nota: "Fery Tales", la più divertente, ispirata alla natura, "Fery" la linea trendy che utilizza per la maggior parte il tessuto come materiale primario, e infine (STYLERS, mie care, questa NON potete farvela sfuggire!) "Vanity Fery", la linea glamour, la più preziosa e quella ispirata proprio al nostro magazine preferito, che impiega ottone, bronzo e rame interamente dipinti e montati a mano con pietre dure naturali (su richiesta anche semi-preziose).
Entrambe queste giovani artiste impiegano materiali riciclabili e riciclati, non inquinanti e in linea con un concetto di "donna soggetto", che sceglie, apprezza e sfoggia ciò che è di moda usando anche il cervello. Che aspettate? Scegliete anche voi qualcosa che vi renda uniche davvero e non una sola delle tante pecore nel gregge.